PAOLO BIELLI – Giulia Vincenzi
CRITICA - agosto 2, 2014 - 0 Comments
Una battaglia e’ in atto nelle opere di Paolo Bielli, ma non vi sara’ sudore, ne’ sangue, ne’ rumore.
Non tutti avranno occhi per assistere. Chi potra’ vedra’ l’infiammarsi delle pulsioni, l’ inrigidirsi delle tensioni e l’ avanzare delle ombre nere della paura. E’ l’ attimo prima della sfida, il ring interiore di chi si prepara a combattere pregiudizi e convenzioni. Artista eclettico e coinvolgente, con un lungo percorso che ha visto manifestarsi la sua vena artistica a diversi livelli: dalla pittura alla performance, dalla matita all’ acrilico, dai profumi hai coltelli, per affrontare tematiche urgenti e sofferte, con risultati ogni volta incisivi e potenti.
Nato nel 1963 a Roma, dove ancora oggi vive e lavora. Impossibile indicare origine e inizio delle sue espressioni artistiche, da sempre gli stimoli si muovevano indomiti dentro di lui. Egli ha saputo accettarli e ascoltarli, fino a fare dell’ arte la sua vita. Legato a stretto giro alla capitale, si e’ diplomato al Liceo Artistico e Laureato all’ Accademia di Belle Arti, facendosi subito notare. Molto presto, infatti, sono cominciate le sue partecipazioni a esposizioni di livello internazionale. La sua magnetica personalita’ non passa inosservata, oggi come allora.