Rompete le righe
ESPOSIZIONI - febbraio 25, 2017 - 0 Comments
Dal vasto porto imperiale alla striscia nera orizzontale.
Per un segno di saluto, omaggio allo spazio e a se stessi.
Ce la fa un artista a condividere una striscia di superficie insieme ad altri ventiquattro?
Dipende dalla distanza e dal senso del confine
Facciamo sia questo il punto.
Un gioco di incontri, dialogo misto, o se ci sarà, un monologo. Un’onda armonica o uno scontro.
La fascia nera un espediente e occasione di condivisione.
Anche il Tevere è un nastro….
Alla fine il confine.
Gli artisti ci sono sempre stati. Spuntano da tutte le parti.
A pochi metri, Raffaello, Giulio Romano, Giovanni da Udine, formidabile squadra che gioca col mito, Amore e Psiche, fiori, frutta (e città), uccelli dei più vari, le imprese degli dei.
La magia dell’arte è questa, trasformare lo spazio.
Mettersi in riga.
Per l’arte è tutta un’altra cosa, il vincolo può diventare un confine alla fine, o un espediente per annullare il limite.
Rompete le righe
Elisabetta Sonnino