be idolo Paolo Bielli – franco di Matteo

FOTO-RITRATTI - settembre 27, 2024 - 0 Comments

Per-narcisiste e iper-narcisisti a raccolta; palle di pelle d’Apollo che ruotano su se stesse orbitanti intorno all’idolatrato sole
abbagliati dalle emanazioni fotoniche, e abbacinati dal riverbero dello splendore del fiore che li rappresenta, piu’ seducente che mai oggi che abbiamo in borsa e in tasca il congegno che ci consente di farci affermare in modo perentorio “Io sono!’ tra miriade di galassie ed iconiche divise, in cui l’attrezzo infernale delle nostre brame di parole&immagini, non e’ che un dispettoso specchio ad usum del ballo in maschera delle cosmogoniche star, in un vortice che l’audace/mendace Paolo Bielli prova per un attimo a fermare, scanzionando e canzonando i volti delle star, esasperandone le espressioni, accentuando e dilatando smorfie e selfie in pantografate metamorfosi, dove tra

chele di granchi, corna di alce e zoccoli di capra come protesi, bava di lumache, sibili di rettili, polveri sottili di farfalle e vapori di stelle anche cadenti, la bestia – nera o a colori – continua ad affascinarci come da bambini.
Ma nella perenne adolescenza dell’iper-narciso Bielli, il punto interrogativo e’; che ci fa una mosca sul naso della terribbile Bette Davis?
Semplice, e’ la famosa ‘mosca al naso’! Uno svolazzante neo che esalta ancor piu’ la bellezza del suo leggendario ghigno.
E come possiamo condurlo questo téte-a- tète, se non proiettandoci negli idoli, mantenendo le nostre finzioni, mentendo sulle nostre menzogne, e smaltendo su essi i nostri dolori?
Ognuno puo’, nel gran libro del destino e delle facce, digitare quelle che gli sono piu’ congeniali e pungenti.

Paolo Bielli affondando le mani nel catatonico magma del Webb ha pescato Billy Idol, l’epitome dell’idolatria che all’istinto animalesco (con zoccolo da capra) ha accorpato un corpo epifanico esente da usura.
Una volta le portinerie romane, sature di odor di cavolo, pullulavano di favolistiche icone; Papa Giovanni, Claudio Villa, Topo Gigio, Silvana Pampanini; erano cosi rassicuranti!
Oggi Eliana Prosperi e Paolo Bielli ci allertano raggelandoci: gli umani possono mascherarsi e smanettare quanto vogliono, ma sara’ l’ innocenza degli animali a salvarci sopratutto da chi – intanto che Schopenahuer si rivolta nella tomba – ne fa una merce, imponendo a mansueti cagnolini orribili completini griffati, rovinando cosi’ le loro naturali livree.
FRANCO DI MATTEO

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